Tunnel spaziale
bajoriano
Il tunnel spaziale bajoriano, scoperto nella Cintura di Denorio da alcuni
ufficiali della Flotta Stellare assegnati a Deep Space Nine in data stellare 46397.1, ha
avuto imprevedibili effetti su tutta la Galassia
Verso la fine del XX secolo,
il fisico terrestre Stephen Hawking formula la teoria delle fluttuazioni quantistiche, cui
assegna il nome di 'tunnel spaziale'. Un tunnel spaziale, come la Flotta Stellare ha
imparato per esperienza diretta, è una sorta di ponte o cunicolo subspaziale in grado di
collegare due punti dello spazio-tempo 'normale', distanti anche milioni di anni luce.
In generale, i tunnel spaziali sono fenomeni naturali che si manifestano nella Galassia.
Sfortunatamente, sebbene siano a tutti gli effetti dei veri passaggi, i punti di partenza
e di arrivo dei tunnel spaziali naturali scoperti prima del 2369 si sono sempre dimostrati
instabili nello spazio e nel tempo. Di conseguenza, essi costituiscono un biglietto di
sola andata; anche se una simile opportunità potrebbe attirare i più avventurosi, è di
scarsa utilità pratica.
Uso di un tunnel spaziale
I tunnel spaziali, a volte, possono essere generati accidentalmente da un
guasto della propulsione a curvatura; un errato bilanciamento dei sistemi di curvatura
può infatti generare un tunnel spaziale artificiale, che può costituire una vera
minaccia per la nave stellare ed il suo equipaggio.
Vi sono stati numerosi tentativi di imbrigliare questi pericolosi eventi e di sfruttarli,
ma gli esiti si sono rivelati disastrosi. Tutto questo cambia nel 2369, quando gli
ufficiali Jadzia Dax e Benjamin Sisko della Flotta Stellare scoprono il primo tunnel
spaziale stabile nel sistema stellare bajoriano.
Il tunnel spaziale bajoriano è ubicato nella Cintura di Denorio, che si trova sul confine
del sistema stellare bajoriano. Distante circa 160 milioni di chilometri dal pianeta
Bajor, il tunnel collega il Quadrante Alfa ed il quadrante Gamma, attraversando una
distanza di 90.000 anni luce. Il fatto incredibile è che si tratta di un tunnel stabile e
nessuna delle due estremità fluttua, condizioni mai riscontrate in precedenza in un
tunnel spaziale naturale. Comunque, contrariamente a ciò che si è creduto all'inizio, il
tunnel bajoriano non è un fenomeno naturale; sembra essere stato costruito da una razza
di esseri alieni, a cui i bajoriani si riferiscono come i Profeti.
Per secoli, su Bajor, i Profeti sono stati venerati. Essi però non sono entità divine,
ma una forma di vita molto progredita: i metodi utilizzati per la costruzione del tunnel
spaziale sono scientificamente al di là delle capacità degli ingegnieri della
Federazione.
Il tunnel spaziale utilizza particelle verteron stabili, che esistono autonomamente in
natura. Perciò, non è caratterizzato dai consueti schemi di fluttuazione quantica che ci
si aspetta di trovare in un tunnel spaziale.
Si tratta, a tutti gli effetti, di un passaggio artificiale stabile che collega i
Quadranti Alfa e Gamma.
La presenza delle particelle verteron nel tunnel spaziale permette alle navi di
attraversarlo illese a velocità di impulso, mentre la propulsione a curvatura non è
utilizzabile; in realtà non si è mai tentato un simile esperimento, ma i risultati sono
imprevedibili, e sarebbe in teoria quasi certamente disastroso per la nave stellare e
forse per lo stesso tunnel spaziale.
Come tutti i fenomeni analoghi, il tunnel spaziale bajoriano è visibile ad occhio nudo
solo quando una nave si accinge ae entrare o ad emergere da esso. Per trovarlo sono
necessarie le sue esatte coordinate, a ognuna delle due estremità. Questo è il motivo
per cui il tunnel spaziale bajoriano è rimasto sconosciuto per molto tempo: è
essenzialmente invisibile.
Individuazione
La presenza di un tunnel spaziale può essere individuata analizzando le
interferenze dei neutrini che circondano il suo ingresso. Il nucleo dell'apertura è
caratterizzato da un'intensa presenza di protoni. Anche se è possibile trovare un tunnel
spaziale utilizzando questi parametri di ricerca, è comunque necessario sapere dove
cercare; le letture dei sensori di una nave stellare sono infatti molto vaghe finchè non
si è estremamente vicini all'apertura. Avvicinandosi all'ingresso dell'anomalia,
l'intensità dell'onda esterna aumenta.
Quando la nave raggiunge l'entrata del tunnel spaziale, si verifica un'improvvisa scarica
di luce brillante, e nel vuoto dello spazio si materializza un tunnel sferico. In pratica,
l'impressione è di essere in una stanza buia in cui viene improvvisamente aperta una
finestra, da cui entra un raggio di abbagliante luce solare.
Quando la nave si immerge nel tunnel, dal punto di vista di qualcuno che stia osservando
la scena da una certa distanza, l'apertura si chiude ed il tunnel ingoia il velivolo
spaziale. E' come se si verificasse un'improvvisa rottura nel tessuto dello spazio, in cui
la nave affonda. In effetti, questo è abbastanza vicino a ciò che si verifica realmente.
All'interno del tunnel spaziale non vi sono stelle, ma un arcobaleno di luci turbinanti
che pulsano attorno alla nave mentre sfreccia nella sola direzione possibile, verso
l'estremità opposta del tunnel. Le particelle verteron generano una corrente subspaziale
che spinge la nave in avanti verso la destinazione finale.
Un'area di spazio remota
Quando la nave si avvicina all'altra estremità del tunnel, esso si riapre
permettendo al vascello di approdare in un altro Quadrante, a 90.000 anni luce di
distanza. Un viaggio che altrimenti avrebbe richiesto anni è stato completato in pochi
minuti.
Una volta che la nave ha lasciato il tunnel spaziale ed è approdata nel nuovo Quadrante,
l'apertura del tunnel si richiude dietro di lei, come se non fosse mai stata lì. Solo al
ritorno della nave l'ingresso del tunnel si rivelerà nuovamente.
Comunicazioni
Poiché il tunnel spaziale bajoriano resta chiuso fino a quando non si
apre per consentire il passaggio di una nave stellare, non vi è modo di comunicare tra i
due quadranti per la maggior parte del tempo. Nel 2371, alcuni ingegneri della Flotta
Stellare e dell'Unione Cardassiana operano congiuntamente per ovviare a questo problema,
nella speranza di poter aprire un canale per le comunicazioni continuo utilizzabile anche
quando il tunnel spaziale è chiuso.
Gli ingegneri ipotizzano che installando una piattaforma di segnalazione nel Quadrante
Gamma a due chilometri di distanza dalla bocca del tunnel, e un altro ricetrasmettitore
nella sala comando di Deep Space Nine, entrambi funzionanti in base a impulsi di solitoni,
sia possibile stabilire un canale di comunicazione subspaziale permamente tra i due
quadranti.
La Federazione ha già cercato in precedenza di compiere questa difficile impresa,
tuttavia i tentativi iniziali non hanno avuto successo. Grazie ai ricetrasmettitori
cardassiani, che possono essere calibrati in maniera molto più accurata e a un evento
naturale fortuito che lascia il tunnel spaziale leggermente aperto in maniera permanente,
la comunicazione subspaziale tra i due quadranti attraverso il tunnel spaziale diventa una
realtà.
Il tunnel spaziale bajoriano è un ponte sicuro che collega due angoli distanti della
Galassia. Sarà il corso della storia a stabilire se per Bajor la scoperta del tunnel è
da considerarsi una benedizione o una maledizione. |