Tunnel spaziale barzano

L'apparizione del tunnel spaziale barzano sembra fornire una risorsa naturale di grande valore al popolo di Barzan II. Ma il fenomeno si rivela meno stabile di quanto si credeva all'inizio.

Nel 2366, nelle vicinanze del pianeta Barzan II, appare un tunnel spaziale che sembra costituire finalmente un'ottima scorciatoia per il lontano Quadrante Gamma. All'epoca, tre anni prima della scoperta del tunnel spaziale bajoriano che collega il Quadrante Alfa al Quadrante Gamma, sembra essere l'unico tunnel spaziale stabile esistente.
La comparsa del tunnel spaziale è un evento molto felice per la gente di Barzan. Essi non possiedono né la tecnologia né le conoscenze necessarie a sfruttare per conto loro questo fenomeno naturale, ma ne comprendono gli enormi benefici per il commerio o per i lunghi viaggi. Dopo aver deciso che la migliore linea di condotta è cederlo in cambio delle risorse naturali di cui il loro pianeta è sprovvisto, i Barzani invitano diverse razze a fare offerte per acquistarne i diritti di sfruttamento.

Proprietà fisiche

Poiché un tunnel spaziale stabile è un fenomeno molto raro, le razze interessate sono ansiose di scoprire il più possibile sulle sue caratteristiche, prima di concludere un qualsiasi accordo, compiono approfondite ricerche da confrontare con le informazioni raccolte dalle sonde barzane.
A causa dell'accumulo di radiazioni nel disco di accrescimento, il tunnel spaziale si manifesta con regolarità per un breve periodo ogni 253 minuti, sotto forma di un lampo accompagnato da un forte sibilo. Il tunnel è abbastanza grande perché una nave possa attraversarlo.
Il tunnel spaziale barzano appare come una luce bianca in rapida espansione, ma raggiunto il diametro massimo si trasforma in un anello di colore blu scuro. Per entrare nel tunnel si passa attraverso un cunicolo cilindrico, all'uscita gli oggetti vengono avvolti da un momentaneo bagliore.

Una via aperta

All'interno, il tunnel spaziale è intessuto di luci lampeggianti molto forti e indistinte strutture traslucide; l'orizzonte degli eventi esterno presenta notevoli spostamenti Doppler delle radiazioni elettromagnetiche. Intensi campi di energia sembrano contribuire a stabilizzare il tunnel spaziale, ma il meccanismo esatto rimane sconosciuto.
A causa della dilatazione temporale relativistica, il tempo nel tunnel spaziale trascorre più lentamente, ma questo è uno svantaggio trascurabile, se paragonato ai notevoli vantaggi derivanti dal tempo di viaggio risparmiato.

Attraverso la Galassia

In pochi secondi, una sonda automatizzata barzana inviata nel tunnel spaziale giunge a destinazione in un punto oltre il Braccio Denkiri nel Quadrante Gamma. Una nave che viaggiasse a curvatura 9 avrebbe impiegato quasi 100 anni per percorrere la stessa distanza. Ma poiché la sonda non ha equipaggio le sue scoperte sono limitate, così il Capitano Jean-Luc Picard della U.S.S. Enterprise NCC-1701-D invia una navetta con personale a bordo nel tunnel spaziale, anche i Ferengi inviano una loro nave.
La navetta della Federazione ha difficoltà con le comunicazioni e con i sensori all'interno del tunnel spaziale, tuttavia tutti i sistemi tornano a funzionare normalmente quando raggiunge l'altra estremità, e l'equipaggio può comunicare in tempo reale con l'Enterprise. Comunque, le letture dei sensori rivelano che le due navi non sono emerse nel Quadrante Gamma, ma nel Settore 3556 del Quadrante Delta, a 200 anni luce dal punto in cui era uscita la sonda barzana, e a 70.000 anni luce dall'Enterprise. Ciò suggerisce che solo l'estremità nel Quadrante Alfa sia stabile; l'estremità opposta sembra spostarsi frequentemente e in maniera imprevedibile.
Poco dopo essere uscito dal tunnel, l'equipaggio della navetta comincia a rilevare insolite fluttuazioni subatomiche. L'attività dei mesoni e dei leptoni aumenta, e i campi gravitazionali locali crescono in maniera esponenziale; tutte ulteriori indicazioni dell'instabilità del tunnel spaziale. La navetta dell'Enterprise riesce a fare ritorno senza danni, ma il Modulo Ferengi rimane intrappolato nel Quadrante Delta, dato che il suo equipaggio rifiuta di ascoltare gli avvertimenti degli ufficiali della Flotta Stellare sull'imminente collasso dell'estremità del tunnel spaziale.

Nessun uso commerciale

Per quanto riguarda i Barzani, questa è la fine della storia. Il tunnel spaziale è instabile a entrambe le estremità, e questo lo rende inadatto ad uno sfruttamento commerciale. Il premier barzano ha comunque già stretto un accordo con i Chrysaliani, che hanno vinto la gara per il controllo a lungo termine del tunnel spaziale, con una clausola di libero accesso al tunnel per i Ferengi in cambio di privilegi di convoglio; i Chrysaliani hanno accettato di fornire ai Barzani varie risorse essenziali di cui il pianeta ha estremo bisogno, incluso il trillium caldoniano 323. L'esito di tale intesa è ignoto.

L'estremità che emerge nel Quadrante Delta produce un livello residuo di neutrini che può essere rilevato fino a sei mesi dopo l'apertura del tunnel spaziale, anche se da allora l'estremità si è spostata; nel 2373 viene individuato dalla nave stellare della Federazione U.S.S. Voyager NCC-74656. Il modello di dispersione del plasma interstellare indica che l'apertura non è fissa, ma un profilo di fase delle emissioni di neutrini consente all'equipaggio della Voyager di stabilire che l'altra estremità si trova nel Quadrante Alfa. Bombardando la zona con particelle verteron, l'instabilità subspaziale che indica il punto della precedente apertura può essere amplificata, attirando l'entrata nella sua precedente posizione. Sono necessarie diverse ore perché le particelle verteron possano assolvere al loro compito, in ogni caso, fattori come uno spostamento gravimetrico o un brillamento solare potrebbero neutralizzare il loro effetto. Perfino in caso di successo, l'apertura del tunnel spaziale non rimarrà in quella posizione più a lungo di quanto abbia fatto originariamente; non diventerà più fisso o stabile, e ogni volta che sarà necessario aprirla si dovrà ripetere l'intero processo.

Fine del tunnel spaziale ?

L'equipaggio della Voyager si imbatte anche nei due Ferengi la cui nave non è potuta tornare indietro. Purtroppo i loro tentativi di tornare a casa destabilizzano ulteriormente il tunnel spaziale; un impulso di gravitoni ad alta energia aumenta il momento angolare del tunnel, attirando il Modulo Ferengi all'interno, ma al tempo stesso spingendo il tunnel completamente fuori asse così che entrambe le sue estremità si spostino in maniera casuale.
Dopo tale incidente, le estremità del tunnel spaziale non sono più state rilevate in nessun quadrante, è evidente che qualsiasi sfruttamento commerciale del tunnel spaziale barzano è impossibile.

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