Macchia di Rovi
Le anomalie spaziali isolate possono essere pericolose per i vascelli
spaziali, ma spesso sono ben poca cosa se paragonate a intere regioni di distorsioni
spaziali come la Macchia di Rovi.
La regione del Quadrante Alfa designata Settore 441 è un ambiente notoriamente molto
pericoloso. I rischi per le navi in questa zona sono tali che il Comando della Flotta
Stellare l'ha soprannominata Macchia di Rovi, riferendosi ad un cespuglio terrestre
particolarmente fitto e spinoso.
Nell'anno 2375, il Capitano Jean-Luc Picard della U.S.S. Enterprise NCC-1701-E chiede di
entrare nella Macchia di Rovi per indagare sull'insolito comportamento del suo collega
Tenente Comandante Data, ma viene avvertito dall'Ammiraglio Dougherty che la sua nave non
è stata sottoposta alle modifiche necessarie per affrontare i disturbi ambientali di
quella specifica regione di spazio. Per comprendere appieno i pericoli all'interno della
Macchia di Rovi è quindi meglio esaminare gli effetti che essa provoca su navi stellari
equipaggiate solo per i normali viaggi nello spazio.
Nubi gassose
La differenza più evidente tra lo spazio normale e la Macchia di Rovi è
l'esistenza di dense e fitte nubi simili a quelle di pulviscolo stellare o di detriti che
si trovano in altre regioni. Durante il suo viaggio, una nave è costretta ad attraversare
queste "sacche" difficili da superare. La zona è inoltre permeata da basse
concentrazioni di particelle metafasiche.
Molte di queste nubi stellari sono costituite da gas metreon altamente volatile, la cui
presenza ha un effetto notevole su qualsiasi vascello munito di propulsione a curvatura:
induce il collasso del campo generato dal nucleo di curvatura, rendendo impossibile
muoversi a velocità superiori a quelle di impulso. La possibilità dei sensori di
individuare pericoli in avvicinamento è gravemente limitata, di conseguenza la velocità
massima di sicurezza raccomandabile per la navigazione è di circa un terzo di impulso.
I collettori di impulso di un vascello di classe Sovereign non sono comunque in grado di
sostenere la massima potenza. La natura dello spazio circostante è tale che ogni
tentativo di raggiungere la massima velocità di impulso porterebbe all'esplosione delle
gondole di curvatura e di gran parte del resto dello scafo.
Non sono soltanto propulsione e sensori ad essere direttamente condizionati da questa
regione di spazio. Le comunicazioni diventano sempre più difficili man mano che la nave
penetra in quest'area. Neanche i messaggi subspaziali possono essere trasmessi tra
vascelli a più di 18 minuti di distanza, il limite dei sensori dell'Enterprise
all'interno della regione. Di conseguenza, l'ufficiale al comando ha pochissimo tempo per
reagire ad un'eventuale minaccia, come scopre il Comandante William Riker nel 2375, quando
l'Enterprise viene attaccata da due navi Son'a nel settore 441.
Le insidie della battaglia
Le tattiche di combattimento all'interno della Macchia di Rovi sono
estremamente rischiose per entrambe le parti. La presenza di gas metreon preclude
l'utilizzo dei phaser, poiché l'intenso calore generato dai raggi incendierebbe le nubi
provocanto un'esplosione altamente distruttiva.
I siluri fotonici non vengono influenzati, ma il bersaglio deve trovarsi nelle immediate
vicinanze perché il limitato sistema di puntamento funzioni. Questo non impedisce
comunque ai Son'a di sferrare un attacco brutale all'Enterprise, né di inseguirla in una
delle aree più pericolose del settore: un ammasso di nebulose.
La Macchia di Rovi presenta anche sezioni di spazio normale, come quella in cui si trova
il pianeta dei Ba'ku. La natura generalmente inospitale della Macchia di Rovi ha di fatto
protetto per più di 300 anni la colonia ba'ku e l'enorme concentrazione di radiazioni
metafasiche all'interno dei suoi anelli. Lo stato di isolamento dei Ba'ku viene però
interrotto nel 2375, quando i Son'a uniscono le proprie forze a quelle della Federazione
per sfruttare le radiazioni metafasiche. Spetta all'equipaggio della U.S.S. Enterprise
riportare la tranquillità in questa pericolosa regione dello spazio.
Misure disperate
Nel 2375, il Comandante Riker tenta di raggiungere il confine della
Macchia di Rovi per inviare un messaggio al Comando della Flotta Stellare sulla minaccia
dei Son'a al pianeta dei Ba'ku, ma il viaggio viene ostacolato dai Son'a. Sfruttando
questa regione particolarmente densa di detriti, di comete e di gas metreon come vantaggio
tattico, i Son'a lanciano e fanno esplodere un'arma subspaziale illegale sotto forma di
scarica isolitica. Questa reagisce con le instabilità dell'ammasso e crea uno squarcio
subspaziale che si dirige verso la traccia di curvatura emessa dalla U.S.S. Enterprise.
Il Comandante Riker ordina l'espulsione del nucleo di curvatura per evitare che la nave
venga distrutta nello squarcio, e lo fa detonare nello spazio. Questa azione sigilla lo
squarcio, ma lascia l'Enterprise senza energia di curvatura. Riker decide allora di usare
la Macchia di Rovi a proprio vantaggio e ordina di raccogliere il gas metreon con i
collettori di Bussard; il gas viene poi espulso davanti ai vascelli nemici in flussi
concentrati, che vengono incendiati da un'arma son'a e distruggono un vascello,
lasciandone un altro gravemente danneggiato. |