Gelatina bioneurale

I computer della U.S.S. Voyager combinano gli sperimentati sistemi isolineari con innovativi dispositivi bioneurali intelligenti.

Quando viene varata nel 2371, la U.S.S. Voyager NCC-74656 di classe lntrepid è dotata di computer all'avanguardia, capaci di combinare i tradizionali circuiti isolineari con avanzati sistemi bioneurali, i quali organizzano le informazioni in maniera più efficiente ed eseguono procedure incredibilmente complesse con estrema rapidità. La Voyager è il primo vascello della Flotta Stellare equipaggiato con le gelatine bioneurali; l'introduzione di questa tecnologia rappresenta un balzo scientifico paragonabile all'invenzione dei circuiti duotronici nel XXIII secolo.
I sistemi bioneurali sono formati da una serie di gelatine contenenti fibre neurali sintetiche sospese nel gel biomimetico, una sostanza organica gelatinosa. Ogni gelatina consiste di un involucro trasparente flessibile che contiene il fluido, e di una barra di interfaccia metallica posta sulla parte superiore che può essere collegata ai sistemi della nave. Un'altra barra chiude l'involucro sul fondo. Il fatto che le gelatine bioneurali siano dei sistemi chiusi permette di sostituirle facilmente come i chip isolineari.
Le fibre neurali delle gelatine sono create artificialmente e assomigliano a neuroni umanoidi. Sono composte da numerosi polimeri complessi con interconnessioni multiple; ogni fibra supporta centinaia di sottofibre dendritiche, anch'esse sospese nella matrice di gel. I sistemi bioneurali imitano la struttura del cervello urnanoide e sono significativamente più veloci e più efficienti dei circuiti ottici. Le fibre di una singola gelatina sono in grado di stabilire miliardi di connessioni, generando un'architettura di elaborazione incredibilmente sofisticata e reattiva.

Sistemi pensanti

Questo tipo di circuiti organici permettono al computer di 'pensare' in maniera molto simile a quella degli organismi viventi; possono infatti riuscire a trovare attraverso congetture la risoluzione di problemi complessi. Le gelatine bioneurali possono operare indipendenternente da altri sistemi o, all'occorrenza, possono usare i nuclei isolineari per eseguire un gran numero di operazioni e per consultare dati. Le gelatine sono impiegate in tutti i sistemi della Voyager, ma la loro principale funzione è di fare calcoli istantanei di navigazione. Per esempio, possono calcolare le correzioni di rotta in tempo reale per ottimizzare il consumo di carburante. Le risorse non utilizzate dei sistemi bioneurali vengono spesso assegnate ad altre funzioni che beneficiano delle loro capacità.
L'evoluzione del Medico Olografico di Emergenza della Voyager, divenuto un essere completamente senziente, è l'esempio lampante delle capacità dei sistemi bioneurali. Con una sola eccezione, gli ologramrni creati dai sistemi del computer isolineari non sono riusciti a raggiungere l'autoconsapevolezza, ma la combinazione di un programma in grado di migliorarsi e dei circuiti bioneurali permette al Dottore di evolversi in un essere dotato di emozioni e capacità intellettive.

In malattia e in salute

La tecnologia bioneurale è nuovissima, e in molti casi non risponde a un approccio ingegneristico convenzionale. Data la presenza di componenti organiche, le gelatine bioneurali sono vulnerabili a infezioni virali, e possono letteralmente ammalarsi. Nel Quadrante Alfa l'equipaggio non avrebbe che da attraccare a una base stellare, rimuovere le gelatine e sostituirle con altre pienamente funzionanti; operazione questa che nel Quadrante Delta è impossibile praticare e, poiché le gelatine bioneurali non possono essere replicate o costruite a bordo della Voyager, un'infezione rappresenta un serio rischio per l'equipaggio.
La Voyager trasporta 47 gelatine di riserva che possono essere utilizzate per sostituire quelle infette, ma nel caso di un'epidemia in tutta la nave sostituire le gelatine danneggiate potrebbe rappresentare un inutile sforzo. Per fortuna, grazie alla loro natura organica, le gelatine bioneurali possono essere curate con la medicina tradizionale. Nel 2371, le unità della Voyager vengono infettate da una malattia prodotta dai batteri di qualche schplict nella cucina di Neelix. Gli effetti possono essere molto gravi, e tutti i sistemi bioneurali di bordo sono minacciati. Il Dottore suggerisce di riscaldare le gelatine, in modo da provocare una sorta di 'febbre' che debelli l'infezione. La soluzione sortisce l'effetto sperato e le gelatine vengono riportate in perfetta 'salute'. Tuttavia, non tutte le infezioni possono essere curate così facilmente. Nel 2373, la Voyager viene invasa da un macrovirus; una delle gelatine viene contagiata, e smette di funzionare correttarnente. L'infezione brucia metà dei neurodi dell'unità, e la riempie di un composto muciliaginoso. Le condizioni degenerano e la gelatina esplode. In questo caso nessun'altra gelatina viene contagiata, ma il rischio potenziale è palese. All'occorrenza l'intera rete informatica bioneurale può essere sostituita da sistemi convenzionali non organici, ma un intervento del genere richiederebbe mesi di lavoro.
Molte delle funzioni dei computer di bordo vengono eseguite dai sistemi isolineari convenzionali. Il nucleo del computer principale si trova sui ponti 10 e 11, e il nucleo ausiliario sui ponti 6 e 7. I nuclei utilizzano campi subspaziali che permettono ai dati di essere elaborati a velocità superiori a quella della luce. Lungo tutta la Voyager si dipana un complesso sistema di chip isolineari che, con i nuclei del computer e una serie di subprocessori indipendenti, sono tutti collegati alla rete ottica di dati (ODN, Optical Data Network); questa si interfaccia con i sistemi bioneurali per condividere le capacità computazionali. Anche se i chip non sono potenti quanto le gelatine bioneurali, sono in grado di immagazzinare enormi quantità di informazioni e sono dotati di una straordinaria capacità di calcolo. Vengono spesso montati insieme in grandi banchi; a differenza delle gelatine, sono facilmente trasportabili.
Come gli altri vascelli della Flotta Stellare, la Voyager è munita del Sistema di recupero e di accesso alla biblioteca informatica (LCARS, Library Computer Access and Retrieval Systern). La nave possiede una gigantesca banca dati di informazioni raccolte dalla Federazione, comprendente la letteratura di tutti i mondi federali, informazioni mediche su tutte le specie conosciute, una registrazione completa di tutti i diari delle navi della Flotta Stellare e le mappe stellari a disposizione della Federazione. I sistemi dei computer sono in grado di espandersi e di accogliere gigaquad di nuovi dati raccolti dall'equipaggio.

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