Ponte ologrammi

Avete nostalgia di casa ? Vorreste sciare o parlare con Sir Isaac Newton ? Il simulatore ambientale olografico, solitamente chiamato ponte ologrammi, può simulare qualunque esperienza, cosa o persona in ogni luogo e in qualunque tempo. I risultati sono così verosimili che qualcuno trova la vita simulata più interessante della vita reale.

E' noto da tempo che trascorrere lunghi periodi all'interno di ambienti artificiali può produrre effetti mentali nocivi. La Flotta Stellare ha ideato, dopo anni di lavoro, un sistema di realtà virtuale in grado di offrire un'efficiente vacanza mentale. La tecnologia del ponte ologramrni diventa accessibile all'epoca della costruzione delle prime navi di classe Galaxy, ed entra presto a far parte dell'equipaggiamento standard per la maggior parte dei vascelli spaziali.
La U.S.S. Enterprise NCC-1701-D non fa eccezione. Il ponte 11 contiene quattro ponti ologrammi di grandi dimensioni, mentre i ponti 12 e 33 ospitano 20 sale più piccole.

La scatola nera

ponte_ologrammi_01.gif (20404 byte)Quando il ponte ologrammi non è in uso, è costituito da una stanza completamente vuota dalle pareti nere ricoperte da una griglia gialla. I muri sono rivestiti da infiniti microscopici diodi olografici omnidirezionali (OHD - omni-directional holo diodes), responsabili dei funzionamento del ponte ologrammi. Ognuno di questi dispositivi a sei facce contiene una sezione ottica e una sezione dedicata ai campi di forza. Tramite il computer, gli OHD creano un mondo percepibile attraverso tutti e cinque i sensi. Le simulazioni più complesse richiedono al computer più memoria ed energia.

Sottosistema delle immagini

Il sottosistema delle immagini olografiche aggiunge profondità all'ambiente simulato in due modi ben distinti. In primo luogo, genera proiezioni tridimensionali di oggetti distanti, le luci di una città, colline ondulate, un sole splendente, per mezzo di una sofisticata prospettiva artificiale. Successivamente, utilizza raggi di forza concentrati per conferire agli oggetti più vicini l'illusione della sostanza.

Sottosistema di conversione

ponte_ologrammi_03.gif (22300 byte)Il sottosistema di conversione della materia utilizza la tecnologia del teletrasporto e quella dei replicatori per creare della vera materia all'interno del ponte ologrammi. Il processore di produzione delle immagini del ponte ologrammi crea gli oggetti distanti e gli sfondi. Se il sottosistema di produzione delle immagini genera l'immagine di un telefono su una scrivania, e l'utente sta per afferrare il ricevitore, il sottosistema di conversione della materia crea un vero telefono.
Le tecnologie del teletrasporto e dei campi di forza vengono utilizzate per creare personaggi o forme di vita in grado di interagire controllati da campi di forza invisibili e raggi traenti. A differenza della materia olografica, la materia creata esclusivamente per mezzo del teletrasporto o del replicatore può essere portata fuori dal ponte ologrammi. L'oggetto è reale.
Se invece un personaggio lascia il ponte ologrammi, non viene più controllato dal computer. Senza i campi di forza generati dai sistemi olografici, il personaggio si smaterializza.

I programmi

Generalmente la realtà del ponte ologrammi viene attinta dalla banca dati della nave. Quando il Capitano Jean-Luc Picard imposta la città di San Francisco degli anni 40 del XX secolo per le sue avventure di investigatore privato, egli dà istruzioni al computer di usare un insieme di romanzi del genere da cui estrapolare l'ambientazione.
Il Tenente Comandante Worf ha personalmente creato il suo programma di callistenia da combattimento completo di mostri armati di ascia.

I controlli

Ci sono tre set di controllo per il ponte ologrammi. Una piccola consolle di comando consente all'utente di controllare il ponte ologrammi prima di accedervi. I comandi vocali permettono di fermare, congelare, ripetere o modificare qualunque situazione. L'opzione finale si avvale dell'arco di controllo del ponte ologrammi, che può essere richiamato in qualunque momento per accedere alle comunicazioni e alle funzioni del computer non relative al ponte ologrammi.

L'etica del ponte ologrammi

Uno dei principi fondamentali nell'utilizzo del ponte ologrammi proibisce di usare persone reali, specialmente colleghi, come modello per i personaggi. Comunque, i sistemi del ponte ologrammi non prevedono alcuna limitazione al riguardo.

Sicurezza

Anche se è possibile fratturarsi una gamba sciando o ricevere un pugno durante un incontro di boxe simulato, i parametri di sicurezza del ponte ologrammi impediscono ferite gravi o mortali. Ovviamente, anche i sistemi di sicurezza, talvolta, possono guastarsi, ma è un evento insolito, in genere dovuto a difficoltà che riguardano tutta la nave.
Alcuni individui, in passato, hanno sviluppato una pericolosa dipendenza psicologica nei confronti del ponte olograrnmi. Questa condizione è conosciuta come olodipendenza e sebbene non sia diffusa, è molto difficile da superare, soprattutto perché di solito maschera problemi più profondi.
La maggior parte degli uomini dell'equipaggio, comunque, usa il ponte ologrammi solo per svago e per le funzioni per cui è stato progettato.

Il diodo olografico omnidirezionale

ponte_ologrammi_02.gif (14765 byte)Il diodo olografico omnidirezionale (OHD) è un componente integrante del ponte ologrammi e del suo sistema di produzione di immagini. Gli OHD distribuiti nella sala sono circa 400 per centimetro quadrato e rivestono pareti, soffitto e pavimento. Ogni OHD misura appena 0,01 mm. Gli OHD sono alimentati da circuiti standard di media durata al plasma elettrico. La superficie del ponte ologrammi contiene 12 strati di subprocessori per un totale di 3,5 mm, saldati a uno strato esterno dello spessore di 3,04 cm. Il ponte ologrammi può simulare suoni, odori e sapori per mezzo di altoparlanti, vaporizzatori o materia replicata.
Se gli utenti lo desiderano possono programmare dei richiami acustici che segnalino la presenza delle pareti, oppure renderle soffici al contatto, o addirittura optare per scenari in movimento.

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