Turboascensori
Utilizzo e propulsione
Le cabine dei turboascensori e i pozzi di collegamento in cui si muovono
sulle navi della Federazione rappresentano l'evoluzione più moderna di una pietra miliare
della Flotta Stellare. Consentono spostamenti efficienti in tutta la nave, e tra la nave
stessa e le stazioni spaziali.
Le navi stellari sono divenute sempre più grandi e complesse negli ultimi due secoli; uno
dei fattori principali che hanno permesso l'attuale stato di cose, benchè spesso venga
dato per scontato, è lo sviluppo di un sistema di turboasconsori sicuro e affidabile.
Le possenti navi di classe Galaxy non sarebbero così efficienti se non fosse per la
pratica rete dei turboascensori che le attraversa. La rete è formata da due pozzi
verticali principali che si collegano ai condotti orizzontali di ogni ponte, incluse le
linee ridondanti sui ponti 8, 10, 25 e 31, aggiunte per supplire al maggior traffico dei
ponti più grandi e delle sezioni più basse. Inoltre, un pozzo di emergenza connette
direttamente la plancia sul ponte 1 al ponte di battaglia sul ponte 8.
Progettato per resistere
Ogni cabina è rivestita internamente da una microschiuma di duranio, che
ricopre una struttura costruita in un composto leggero a base di duranio. I condotti
elettromagnetici disposti lungo tutto il pozzo alimentano i tre motori a induzione lineare
montati all'esterno della cabina, permettendo di raggiungere accelerazioni di circa 10
metri al secondo quadrato. Questo effetto è controbilanciato dagli srnorzatori inerziali
attraverso una griglia installata alla base della cabina.
Ogni cabina è predisposta per accettare comandi vocali con cui è possibile specificare
la destinazione e impostare comandi quali 'ferma' e'riprendi'. Inoltre è disponibile il
comando 'chiusura di emergenza' che sigilla istantaneamente le porte dell'ascensore. I
controlli includono anche un sistema di sicurezza a impronta vocale che riconosce la voce
del personale autorizzato e, in caso di mancato riconoscimento, conduce la cabina in una
zona adatta a trattenere l'intruso.
Le porte esterne sono normalmente configurate per rilevare le persone in attesa e aprirsi
automaticamente, ma si possono anche impostare in modo che l'apertura sia manuale.
L'interno della cabina è piacevole e confortevole, spesso presenta tinte pastello e una
tenue illuminazione.
Il modulo di illuminazione, il disco sul soffitto di ogni cabina, è anche un'uscita di
emergenza. Le impugnature opposte sul bordo interno possono essere tirate per liberare il
disco con una leggera spinta, permettendo così di avere accesso al pozzo dove, nel caso
dei condotti verticali, si trova una rozza scala. Le cabine hanno anche delle 'finestre'
opache per evitare la sensazione di essere rinchiusi in una piccola scatola. Ovviamente,
non c'è niente da vedere fuori dalla cabina.
Comandati a voce
Il sistema di comandi ad attivazione vocale consente all'utente
autorizzato di svolgere qualunque tipo di operazione. Ciononostante, ogni cabina dispone
di un pannello di comando grande poco più di mezzo metro quadrato, a circa un metro dal
pavimento, attraverso cui si ha accesso alla consolle di controllo anche quando l'energia
esterna non è disponibile. A destra del dispositivo, un pannello che occupa il terzo
inferiore della consolle di destra, consente l'accesso a un cavo ottico. E' possibile
liberare il cavo con una pressione su un pannello giallo, il secondo da destra e dall'alto
nella matrice a otto scomparti, seguita da due pressioni sul pannello due posizioni più
in basso.
Normalmente ci sono dieci cabine in servizio, ma il loro numero può raddoppiare in caso
di emergenza. Inoltre, l'estremità superiore del pozzo del turboascensore 2, nella parte
a poppa della plancia, può collegarsi direttamente con i punti di attracco delle basi
stellari, quando la nave è ormeggiata, garantendo così la possibilità di muoversi con
il turboascensore direttamente dalla nave nei condotti della base.
Corsa vellutata
Un computer centrale calcola gli spostamenti ottimali e la disponibilità
delle cabine a ogni istante, durante il funzionamento normale o in stato di allerta,
minimizzando il tempo di attesa. E' possibile riconfigurare lo stato delle cabine e la
loro priorità durante lo stato di allerta direttamente dalla plancia. Un utente molto
esperto può però annullare i comandi provenienti dal ponte di comando attraverso il
pannello di controllo della cabina.
I turboascensori, quindi, rappresentano un semplice, ma eccellente sistema di trasporto ad
alta efficienza, utile sia per spostarsi all'interno della nave, sia per consentire il
passaggio tra la nave e una base stellare. Grazie a questa tecnologia l'equipaggio di
tutte le navi della Flotta Stellare può risparmiare tempo e fatica.
Procedure di emergenza
Durante un'emergenza generale, Jean-Luc Picard della U.S.S. Enterprise
NCC-1701-D rimane intrappolato in un turboascensore con tre bambini; il piano d'azione che
decide di seguire consiste nel portare in salvo i bambini attraverso il pozzo
dell'ascensore.
Il portello in cima all'ascensore può essere aperto per fornire ai
passeggeri un'uscita di emergenza. E' leggero e facile da rimuovere perfino per un
bambino. L'apertura è abbastanza larga da consentire il passaggio a tutti gli adulti.
I condotti dell'ascensore, leggermente più larghi delle cabine, sono
ben illuminati e puliti. Poiché le cabine sono sospinte dalla forza elettromagnetica, non
ci sono cavi attaccati agli ascensori come succedeva negli antichi sistemi.
Le porte dei turboascensori si aprono automaticamente quando la cabina
raggiunge la destinazione. In caso di emergenza il personale raggiunge il ponte attraverso
i condotti e le porte possono essere aperte manualmente.
Tutti i condotti hanno una scala che il personale può utilizzare per
arrampicarsi dopo aver lasciato la cabina. Nonostante la scala sia ripida, sia gli adulti
che i bambini possono utilizzarla per raggiungere il ponte successivo con sicurezza.
Le porte del turboascensore possono essere aperte manualmente in caso di
emergenza, anche quando la cabina non ha raggiunto perfettamente il ponte; in questo modo
il personale non rischia di rimanere intrappolato.
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